inneres auge
Anno 2011 (work in progress)
pellicola diapositiva
Stampe Giclée su carta Fine Art
30x20cm
Aristotele sosteneva che l’uomo provenisse dall'ottavo cielo e l’attrazione verso quella dimora cosmica, perduta durante l’esperienza sensibile, provocasse in esso un profondo senso di nostalgia. La nostalgia (dal gr. Nòstos ritorno e Algia dolore), la necessità di ritorno e di conciliazione, è stata il campo della mia ricerca in questo progetto fotografico. Nelle immagini gli alberi, che si ergono a cattedrali, sono “porte”, passaggi che cercano di ritrarre l’invisibile filo che indica la strada del ritorno. Partendo alla ricerca delle cattedrali, noi ci poniamo nella prospettiva delle stelle orientando lo specchio dell’anima verso la luce eterna e creatrice. Così, questo itinerario agreste in una foresta di simboli, “un tempio dove colonne vive lasciano a volte uscire confuse parole”, ha svelato misteriosi linguaggi capaci di consigliare lo sguardo interiore.